Viviamo una fase storica in cui è sempre più difficile mettere in discussione l’ordine costituito: l’ordine economico, l’ordinamento giuridico, l’assetto dei rapporti sindacali, le relazioni sociali, l’immobile e monolitico quadro politico. L’aspirazione verso “un altro mondo possibile” si scontra contro una sorta di pregiudiziale teorica, prima ancora che contro i rapporti di forza tra classi sociali. Una pregiudiziale che connota di volta in volta come “irrealistico”, “infondato”, “utopistico”, “settario” ogni progetto di un mondo diverso, ogni desiderio di uguaglianza e democrazia, ogni prospettiva di una maggiore giustizia sociale ed equa distribuzione delle risorse. Persino la rivendicazione dei principi costituzionali viene etichettata come obsoleta se non come eversiva o nostalgica, fuori dal tempo.
In questo contesto l’invito di Gramsci ad “istruirsi” perché “abbiamo bisogno di tutta la nostra intelligenza” è sempre più attuale. Ne tocchiamo con mano l’attualità nella quotidianità delle nostre lotte, quelle sindacali, quelle giudiziarie, quelle sociali. Siamo convinti che una delle ragioni degli attuali rapporti di forza tra le classi sia da individuare anche nella maggiore capacità del “padronato” di organizzare le conoscenze e di metterle al servizio dei propri obiettivi. Da qui l’idea di un Centro studi, per organizzare le conoscenze, per analizzare, studiare, approfondire, formare e informare: un’intelligenza collettiva che metta in rete il patrimonio di competenze e di saperi che gravitano intorno a USB nel campo del diritto del lavoro, dell’economia, del diritto sindacale e del diritto costituzionale. Un Centro studi che però non si limiti ad un approfondimento accademico, ma sia attore dei conflitti in atto. Per questo non lo abbiamo chiamato Centro studi ma Centro di iniziativa giuridica. Il passo successivo è stato quello di intitolare il Centro ad Abd El Salam, che perse tragicamente la vita esercitando il diritto di sciopero, per dichiarare sin dal nome una scelta di campo netta, pubblica e immediatamente percepibile.
CE.IN.G. promuove iniziative di approfondimento, convegni, dibattiti con un taglio che coniuga l’approfondimento e l’azione, coinvolgendo sindacalisti, giuristi, magistrati, accademici, economisti.
Intende organizzare momenti formativi e seminariali, elaborare documenti e dossier, supportare il sindacato nell’elaborazione e promozione di proposte normative, editare guide teorico-pratiche sui principali temi del diritto del lavoro.
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