"Vite in appalto", Ceing presenta 5 proposte per cambiare un codice degli appalti che tiene milioni di lavoratori sotto la soglia di povertà

“Vite in appalto”, Ceing presenta 5 proposte per cambiare un codice degli appalti che tiene milioni di lavoratori sotto la soglia di povertà

Vite in appalto”, Ceing presenta 5 proposte per cambiare un codice degli appalti che tiene milioni di lavoratori sotto la soglia di povertà

Venerdì 9 aprile, alle 17,30, i giuristi e i sindacalisti di Ceing (Centro di Iniziativa Giuridica Abd El Salam) inaugurano la loro attività con un convegno telematico dedicato alla normativa sugli appalti, nel corso del quale saranno discusse 5 proposte per contrastare il meccanismo che ha portato milioni di lavoratori sotto la soglia di povertà.

Il lavoro in appalto ha infatti frantumato il ciclo produttivo ricorrendo alle basse specializzazioni, ai bassissimi salari e alla cancellazione dei diritti. Una strada percorsa con entusiasmo da gran parte dell’imprenditoria, tant’è che Confindustria oggi chiede ancora di più e, in vista dell’arrivo dei soldi del Recovery Fund, vuole un’ulteriore manomissione del codice degli appalti, trovando ascoltatori attenti in gran parte dell’attuale maggioranza di governo.

Ceing e USB propongono:

  • cancellazione della nozione “giuslavorista” di appalto introdotta dalla legge Biagi, con introduzione del divieto di appalti endoaziendali realizzati con la strumentazione del committente per mancanza di reale organizzazione dei mezzi e di assunzione effettiva del rischio di impresa da parte dell’appaltatore;
  • previsione – a ogni cambio appalto – del passaggio automatico del rapporto al nuovo datore senza necessità di nuovi contratti e quindi con conservazione di tutti i diritti economici e normativi;
  • responsabilità solidale per i crediti pregressi da parte del committente per l’intero periodo prescrizionale degli stessi (e cioè 5 anni per i crediti retributivi e 10 anni per ogni altra pretesa);
  • cancellazione dall’ordinamento di ogni residuo trattamento deteriore del socio lavoratore di cooperativa;
  • affermazione dell’obbligo dell’appaltatore – quale ulteriore condizione di liceità dell’appalto – di applicare il contratto collettivo più rappresentativo del settore, con il diritto comunque dei dipendenti dell’appaltatore alla parità di trattamento retributivo rispetto a quelli dell’appaltante.

Relazioni introduttive:

  • Carlo Guglielmi (avvocato Ceing)
  • Riadh Zaghdane (Esecutivo Nazionale Lavoro Privato USB)

Intervengono:

  • Jessica Costanzo (prima firmataria della proposta di legge n.1423 “Disposizioni in materia di società cooperative, appalto, somministrazione di lavoro e distacco di lavoratori)
  • Lidia Undiemi (Economista del Lavoro e autrice del libro “La lotta di classe nel XXI secolo” – 2021 Ponte alle Grazie)
  • Anna Terzi (consigliere della Corte d’Appello di Trento – Sez. Lavoro e collaboratrice della rivista Quale Giustizia di Md)
  • delegati sindacali dei settori interessati dal fenomeno degli appalti

Ceing è intitolato ad Abd El Salam Ahmed El Danf, il sindacalista USB travolto e ucciso da un Tir durante un presidio di protesta alla GLS di Piacenza, il 14 settembre 2016.

Il convegno sarà trasmesso in diretta streaming sul sito USB Unione SIndacale di Base e sulla pagina Facebook dell’Unione Sindacale di Base 

Scarica l’e-book con tutti gli interventi: e-book-vite-in-appalto

Centro di Iniziativa Giuridica Abd El Salam Ceing

Unione Sindacale di Base